di Marilde Motta

Tecnologia e Innovazione

Al recente Packaging Innovations & Luxury Packaging London si sono viste molte applicazioni digital. Nell’area C2L LuxePack ha creato il suo digital village.

La riflessione

Nell’edizione di quest’anno, LuxePack ha dedicato ancora più spazio al mondo della realtà aumentata, della iperconnessione, dei microchip, del tagging per la tracciabilità continua. La confezione diventa sistema di relazione per dialogare con il consumatore, è display per mostrare (attraverso l’uso del proprio smartphone) la storia del prodotto e della marca, è fonte dispensatrice di informazioni vere e consigli, tutorial e tips affidabili, ma la confezione “digitalizzata” è anche sistema di reward come è stato spiegato e dimostrato nella conferenza “NFC Technology & Packaging: the Next Marketing Milestone”. Siamo nel mondo dell’industria 4.0 dove tutto è connesso: dal processo produttivo, al magazzino, alla distribuzione fino alla casa di consumatori sempre più smart che accolgono queste nuove opportunità e ne approfittano per chiedere l’ultra personalizzazione del prodotto, per fruire di esperienze dedicate e di vero dialogo.

L’ICT è indubbiamente in pieno sviluppo ed è necessario dare conto delle novità, tuttavia questo interesse per il digitale risulta sbilanciato rispetto ad altri aspetti dell’innovazione, in particolare quella incrementale di processo e di prodotto che non sono rappresentate nemmeno nella convegnistica di Luxepack. L’Innovation Wall che accoglie i visitatori in fiera mostra essenzialmente la creatività applicata a soluzioni estetiche e formali talvolta dirompenti, tuttavia manca l’aspetto di consapevolezza dei nuovi traguardi raggiunti dalla tecnologia produttiva in tutto il ciclo del packaging: dalla materia prima al prodotto finito.

 Impressioni e considerazioni si fermano qui, ma 480 espositori vanno elevati almeno alla terza potenza, tanta è l’offerta presentata. La convegnistica è un mondo parallelo che richiederebbe un tempo dedicato. Indubbiamente LuxePack è una fiera che bisogna esplorare in gruppo, dividendo i compiti fra chi perlustra gli stand e chi segue le conferenze, peccato che non siano filmate e non le si possa fruire in differita sui social network. Quel che resta dopo LuxePack è la possibilità di consultare ancora il suo sito per usufruire dell’elenco degli espositori, molti raggiungibili con un semplice click sul loro logo per continuare l’affascinante viaggio di scoperta.

Marilde Motta

in aziende e in agenzie internazionali, si occupa di comunicazione dal 1978 fino al novembre del 1985, quando fonda Ad Personam®, impostandola come unità di supporto strategico e gestionale nella comunicazione. Dal 1982 collabora a riviste e dal 1990 tiene corsi, corredati da manuali, in università e enti di formazione.