Granarolo festeggia i 60 anni con l’emissione di un fracobollo da 95 cenesimi. L’immagine scelta per la commemorazione è una di quelle storiche, è un chiaro richiamo alla tradizione e raffigura un dipendente mentre trasporta un fusto di latte, in bicicletta. Ma quanta strada ha percorso e quanta innovazione ha portato nel settore del latte, il consorzio di produttori bolognese, dal 1957? Dagli anni 70 è una crescita continua, si parte dai consorzi locali per procedere all’acquisizione di diverse aziende su tutto il territorio nazionale, unclusi alcuni marchi noti come gelati Sanbon, la Centrale del latte Milano (2000), il gruppo Yomo (2004) e Lat Bri (2011). Nel 2014 raggiunge l’ambizioso traguardo del milardo di € di fatturato.

Nel 2015 raggiunge un altro brillante risultato e a Expo rappresenta la filiera italiana del latte, in qualità di partner del Padiglione Italia, con ben 510.000 visitatori provenienti da 30 nazioni. E continua la propria corsa alle acquisizioni con la strategia di diversificare la produzione, aggiungendo il segmento formaggi freschi e mozzarelle e di espansione all’estero.

L’attuale compagine societaria vede Intesa San Paolo, con il 19,78% di quote, Granlatte Scarl con il 77,48% e infine Cooperlat con il 2,74%

INNOVAZIONE E BREVETTI

Granarolo è titolare  di 5 brevetti depositati di cui 4 relativi a prodotti e processi e 1 al packaging  per la preforma PET multistrato impiegata nella produzione di bottiglie per il latte a lunga conservazione, sul quale è stata avviata anche una domanda internazionale.

I NUMERI DI GRANAROLO

RICAVI: 1.181 milioni di €

NET PROFIT: 42 milioni di €

PATRIMONIO NETTO: 257 milioni di €

STABILIMENTI IN ITALIA:  17

STABILIMENTI ALL’ESTERO:  6

DIPENDENTI:  2.800

LATTE LAVORATO/ANNO: 8,5 milioni di quintali

IL PACKAGING GRANAROLO

Sotto il profilo del packaging Granarolo ha scelto la tradizione, anche nell’innovazione. Se negli anni 60 la scelta di Parmalat, di utilizzare la confezione Tetra Pak, portò a una vera rivoluzione, tanto che l’uso del “cartone” per il latte sugli scaffali dei supermercati italiani è, oggi, la normalità, la strategia di Granarolo è stata quella di restare fedeli all’immagine della tradzione e della bottiglia, prima in vetro, poi in PET e, da ultima, l’evoluzione green con la bottiglia in PLA, presentata a Expo e finalista all’Oscar dell’imballaggio 2015.

Nel 2014, in ossequio alla tradizione e alla propria storia, l’azienda bolognese, propose per Natale, una limited edition di latte fresco Alta qualità, nella tradizonale bottiglia in vetro, con lo storico logo rosso: la “g” che beve il latte.