Il mercato russo è in ripresa. Come si evince dal rapporto informativo sui mercati esteri, relativo al 2016, stilato dalla Farnesina, sono in crescita anche le opportunità di sviluppo delle relazioni commerciali e industriali tra Italia e Federazione Russa, alla luce della naturale complementarietà delle due economie. Il rapporto indica anche buone potenzialità di crescita per l’export italiano, verso il mercato russo, favorite dall’aumento del PIL della Federazione e dal conseguente aumento dei consumi interni.
Inoltre, un dato molto importante riguarda il piano di sostituzione delle importazioni, avviato dalla Federazione Russa, volto allo sviluppo e all’ammodernamento dell’industria nazionale, in numerosi settori, nello specifico agroalimentare, meccanico e manifatturiero. In particolare, interessa sottolineare come la produzione agricola, in Russia, attraversi una fase piuttosto brillante. La crescita nella produzione dei prodotti alimentari non è destinata a soddisfare tanto le richieste del mercato interno, bensì a essere esportata, in misura sempre crescente, con conseguente aumento della richiesta di macchine per la lavorazione e il confezionamento di alimenti e bevande, secondo il quadro diffuso da Messe Dusseldorf, in un recente comunicato, emesso al termine delle manifestazioni fieristiche Upakovka – Processising and Packaging e Interplastica.
Sempre secondo quanto afferma Messe Dusseldorf, la Germania è il principale fornitore russo di macchine per la lavorazione dei prodotti alimentari e di macchine per l’imballaggio, con una share di mercato di quasi il 30%, con punte superiori, in particolari settori. Nei primi 11 mesi del 2017, le esportazioni tedesche verso la Russia hanno mantenuto un trend crescente, raggiungendo un valore di 341 milioni di Euro, +13%, rispetto all’anno precedente.
Appena dietro la Germania, si collocano le imprese italiane, che nell’ultima edizione della fiera erano presenti con una collettiva, più partecipata rispetto alla scorsa edizione, forti anche del nuovo sostegno dell’Unione Costruttori Italiani Macchine Automatiche UCIMA, accordato, da quest’anno, a Upakovka.
Ucima informa che, nel 2016, l’Italia ha esportato in Russia impianti per un valore di 120,1 milioni di euro (+3,1% sul 2015 e pari al 22,6% delle importazioni totali del Paese), posizionandosi come secondo player, nella classifica dell’export, dopo la Germania. Incoraggianti i dati dei primi nove mesi del 2017, in cui la Russia è risalita all’ottavo posto fra le destinazioni di export italiane, con un volume di 103,7 milioni di euro (+22,7% rispetto allo stesso periodo del 2016).
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