di Jorge Izquierdo, vicepresidente, Market Development, PMMI, The Association for Packaging and Processing Technologies
Di pari passo con le richieste di maggiore convenienza e varietà nei prodotti, da parte dei consumatori, le vendite nell’e-commerce continuano ad aumentare esponenzialmente. I brand devono inserirsi in questo circuito per competere e mantenere o aumentare la loro base di consumatori. Effettivamente, le vendite di e-commerce per il 2018 erano stimate tra i 400 e i 500 miliardi di dollari. Entro il 2020, invece, la stima sale a circa 700 miliardi di dollari, secondo quanto emerge dal report 2018 E-Commerce: Think Inside the Box di PMMI, The Association for Packaging and Processing Technologies. In che modo i produttori renderanno maggiormente efficienti le prestazioni dei loro prodotti sulle piattaforme online rispetto a quelle sugli scaffali, all’aumentare della popolarità di questo canale? Le considerazioni che seguono forniscono un punto di partenza per i brand che devono affrontare nuovi cambiamenti. Quali sono le 7 mosse imprescindibili per le aziende?
- Riconoscere che il passaggio all’e-commerce è inevitabile – Anche se l’azienda è riluttante a guardare attivamente al segmento online, un concorrente, un terzo, o peggio, un contraffattore, potrebbe intuire la domanda dei consumatori per il prodotto di tale azienda e affermarsi nel suo spazio.
- Scegliere il proprio percorso verso l’e-commerce – I produttori devono stabilire il metodo migliore per offrire i propri servizi o prodotti ai clienti online, direttamente con il proprio canale, o tramite terzi, come Amazon o Walmart. Ciò richiederà ulteriori decisioni di alto livello in merito ai requisiti di logistica e di imballaggio, nonché in ambito di costi e metodi di produzione.
- Mettere al primo posto la sicurezza del prodotto – La sicurezza dei prodotti rimane il problema principale nell’e-commerce, pertanto, è fondamentale selezionare formati di packaging che conservino la merce al sicuro, preservandone l’aspetto. L’e-commerce decreta un cambiamento nella natura delle spedizioni dei prodotti e presenta una serie di rischi.
- Non dimenticare il prezzo – I prodotti venduti online non possono avere lo stesso prezzo di quelli sugli scaffali della vendita al dettaglio, poiché la quantità di articoli spediti è estremamente diversa. Più basso è il prezzo del prodotto, più elevato è il numero di unità necessarie per far sì che il costo della logistica online risulti economicamente vantaggioso.
- Stabilire dove procedere a una nuova progettazione – Alcuni prodotti richiederanno una nuova progettazione dell’imballaggio primario, mentre altri dell’imballaggio secondario, specialmente per chi utilizza piattaforme come AMAZON
- Pensare di avvalersi di un copacker – L’e-commerce richiede una tale varietà e un numero ancora più elevato di prodotti (vale a dire confezioni, dimensioni e forme diverse, ma non solo), da richiedere il supporto di un copacker
- Considerare la possibilità di scegliere una progettazione omnicanale – Per semplificare la produzione e garantire un risparmio sui costi a lungo termine, i produttori possono prendere in considerazione di progettare una confezione che si adatti sia ai canali di vendita al dettaglio che all’e-commerce. Questa progettazione richiede un packaging che abbia un aspetto interessante sullo scaffale e che, al contempo, sia adatto agli spostamenti.
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