Il colosso e-commerce Amazon ha stabilito che, a partire dal 1° ottobre 2019, tutte le aziende che intendono utilizzare i servizi e-commerce della piattaforma, si si dovranno adeguare all’utilizzo di imballaggi conformi ai criteri di Frustration Free Packaging. L’obiettivo è di rendere la propria attività quanto più possibile sostenibile a partire dall’imballaggio, il cui utilizzo, nel fenomeno e-commerce, sta crescendo in modo esponenziale. Infatti si calcola, che solo in Italia, nello scorso anno, siano state fatte 230 milioni di spedizioni.
Con questo obiettivo, Amazon ha messo in piedi un network di fornitori di imballaggi e laboratori per il testing, a cui i potenziali vendor, che utilizzano la piattaforma, possono rivolgersi per rispondere alle richieste del FRUSTRATION FREE PACKAGING PROGRAM. La lista di fornitori di beni e servizi è proposta ai venditori come supporto utile, ma non obbligatorio.
Esistono tuttavia delle linee guida stringenti di Amazon per certificarsi secondo le indicazioni della piattaforma e-commerce, suddivisa in 3 punti: 1. frustration free packaging, 2. Spedizione in propri contenitori, 3. Pre-free packaging. I laboratori inclusi nella lista possono testare e certificare i prodotti per i tre elementi richiesti.La procedura è semplice: dal sito è possibile contattare i laboratori e inviare i campioni da testare. Se saranno soddisfatti i target previsti, il laboratorio invierà un report, che dovrà essere caricato sul sito, per l’ottenimento della certificazione rapida.
Scarica le linee guida per ottenere il certificato Apass
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