Riceviamo una lettera aperta sul COVD-19 di Anna Paola Cavanna, Vice Presidente di Laminati Cavanna, che, per inciso, è anche la Presidente dell’Istituto Italiano Imballaggio. Volentieri pubblichiamo.
“Siamo una grande squadra e in questi giorni lo abbiamo dimostrato. E’ trascorsa una settimana, solo una settimana anche se sembra molto più tempo, da quando è scoppiato in Italia il corona virus. Una settimana nella quale noi cittadini del nord ci siamo ritrovati paralizzati dalla paura, disperatamente alla ricerca di informazioni, cibo, mascherine e gel per le mani. Giorni fluidi e occhi smarriti; alcuni bloccati a casa dalla quarantena e alcuni dal panico fomentano e forse nemmeno tanto giustificato. La storia ci dirà se qualcosa è stato sottovalutato prima o ingigantito dopo. Io in questi giorni ho imparato una cosa importante a livello personale e aziendale; i dipendenti della Laminati Cavanna SpA formano una grande squadra. Noi orgogliosamente di PIACENZA, città emiliana vicino al confine Lombardo, così vicina a Codogno ma fuori dalla “zona rossa” ci siamo visti al centro del problema. Abbiamo dimostrato di essere persone responsabili che tengono al proprio lavoro, che non hanno perso nemmeno un giorno, pronti ad adattarsi a cambi di orario e direttive.Abbiamo affrontato questi giorni “day by day” insieme e uniti. Ho apprezzato enormemente questa dimostrazione di fiducia e ottimismo, questa flessibilità che ci caratterizza. Noi impegnati ogni giorno da 50 anni a laminare imballaggi principalmente del settore food non abbiamo smesso di garantire il nostro servizio ai clienti e abbiamo rispettato forecast e consegne.
Forse in questi giorni concitati anche le Istituzioni, i giornalisti, i consumatori hanno avuto modo di apprezzare il PACKAGING che consente di reperire gli alimenti in un perfetto stato di freschezza, sicurezza, conservazione, fruizione e trasporto. Anche tutti i dispositivi di protezione individuale così importanti in questi giorni per medici, infermieri, operatori fatti in materiali plastici, in TNT o PVC sono serviti e non considerati solo degli elementi inquinanti per i mari o per l’ambiente. L’importante è che siano serviti al loro scopo di proteggere, tutelare, salvaguardare le persone e che poi siano stati smaltiti nel modo corretto. Penso ai camici, alle mascherine, ai calzari, ai guanti, alle tute di protezione, alle siringhe, alle flebo, ai blister del farmaci, alle bottiglie di PET, alle vaschette dei salumi, alle confezioni di pasta, frutta e verdura. Forse i “consumatori” hanno imparato a guardare gli imballaggi con occhi diversi rispetto alla campagna ottusamente “contro” degli ultimi mesi. Noi del settore del packaging flessibile da sempre ci impegniamo affinché gli imballaggi siano sicuri, igienici, pratici e anche belli; anni di studi, esami, prove, ricerca e sviluppo nel rispetto delle normative e delle certificazioni di qualità e igiene. Molto c’è ancora da fare per renderli migliori, più riciclabili, riutilizzabili e con un minore impatto per l’ambiente. Secondo me bisogna imparare a riconoscerli, a fare una giusta raccolta differenziata, a implementare gli impianti di recupero, ad incentivare nuove tecnologie e nuove soluzioni non a demonizzarli. La plastica non deve essere un nemico ma deve essere utilizzata in modo consapevole e responsabile in tutti i settori. Alimentare, farmaceutico, cosmetico, industriale: questi i principali mercati di riferimento dove la plastica non è un rifiuto ma una RISORSA. Il packaging “allunga la vita dell’alimento”: non uno slogan ma una verità che bisogna avere il coraggio e la forza di spiegare e dimostrare per il bene di tutti. Noi non abbiamo smesso di lavorare in questi giorni, abbiamo analizzato i rischi e messo in atto tutte le misure necessarie in ottemperanze alle direttive e per questo ringrazio tutti i nostri collaboratori d’aver dimostrato ancora una volta di essere una grande squadra”.
Anna Paola Cavanna
Vice Presidente Laminati Cavanna e Presidente Istituto Italiano Imballaggio
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