POD

Potere del marketing! Se sia nato prima il pod o l’idea di proporlo al target maschile non è chiaro, fatto sta che le grandi multinazionali produttrici di detersivi, da anni, propongono questa innovativa – e ancora poco diffusa – soluzione di imballaggio, proprio al target maschile, utilizzando sempre icone maschili, come testimonial.

Da Totti al pluristellato chef Bruno Barbieri, passando, nel lontano 2007, da una “starlette” del Grande Fratello, il pod è il packaging mainstream per eccellenza, per il target uomo, magari single. Già negli anni ’70 si parlava del packaging come del “venditore silenzioso”. E il pod, zitto zitto, vende un modo smart di fare il bucato e avviare la lavastoviglie. Zero possibilità di errore, zero impegno e anche zero packaging da smaltire, visto che si scioglie nel lavaggio. Prendi il monodose, lo inserisci nell’apposito contenitore e il gioco è fatto. Il marketing ha facilmente intercettato questa esigenza di semplificazione e, nel contempo, l’estetica della tecnologia tanto gradite al target maschile, anche se forse l’occhio al costo finale del prodotto è meno attento.