Guardando la questione dalla visuale del consumatore, talvolta gli imballaggi sono gioie e dolori. Se da una parte è innegabile che il packaging preservi e conservi il prodotto integro, ne allunghi la vita scaffale e assicuri l’igiene del contenuto, dall’altra capita che la maneggevolezza e l’accessibilità possano essere messe in secondo piano, rispetto alle esigenze di conservazione. In parole povere, le confezioni sono difficili da aprire, vale per il lid delle vaschette in atmosfera protettiva, per le bottiglie di acqua, specie frizzante, ma anche per i vasetti in vetro di confetture e e conserve. Per garantire la sicurezza del prodotto, la chiusura ermetica, crea un effetto sottovuoto e spesso l’apertura del tappo twist off risulta molto ardua.
Tuttavia la ricerca delle aziende non si ferma. Ne è un esempio la sinergia tra Cidacos – il principale produttore spagnolo di verdure confezionate da oltre 70 anni – e Crown Food Europe, nata per migliorare l’esperienza dei consumatori grazie all’innovativa chiusura Orbit®.
Sviluppata in due parti, la chiusura è caratterizzata da un pannello centrale galleggiante sottovuoto, sigillato al barattolo, e da un anello esterno che protegge ulteriormente il prodotto e funge da dispositivo di apertura e richiusura. Una semplice rotazione allenta l’anello e rompe la guarnizione dalla mescola del rivestimento senza alcuna resistenza. Di conseguenza, la torsione o la pressione richiesta per aprire un barattolo è notevolmente ridotta, facilitando il processo ai consumatori di tutte le età. Grazie all’intervento chiusura si è fatto un passo avanti nella direzione del design for all, andando incontro alle esigenze della popolazione della terza età,che manifestano i maggiori disagi nell’apertura di tappi e chiusure in genere. Infatti una ricerca di mercato, effettuata da Crown Food Europe, ha evidenziato come in Europa i consumatori della fascia di età superiore ai 60 anni rappresentino il 25% della popolazione totale, una cifra che dovrebbe raggiungere il 34,1% entro il 2060. In Spagna, questa fascia rappresenta il 26,5% della popolazione e dovrebbe raggiungere il 40% entro il 2060.
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