LE SFIDE DEL FOOD PACKAGING IN ITALIA E USA

Negli Stati Uniti il lancio di nuovi prodotti è sempre accompagnato da un nuovo packaging, strumento del marketing mix che diventa, di anno in anno, sempre più importante. John Owen, senior analyst dell’area food&drink di Mintel, individua 3 principali tendenze, in cui il packaging giocherà un ruolo fondamentale nel breve periodo.

Senza stilare una classifica di prorità, Owen individua queste tre macro aree:

1. il ruolo di comunicatore silenzioso, in grado di trasferire informazioni chiave e contenuti al consumatore.

2. la capacità del packaging di far vivere al consumatore un’esperienza tailor made.

3. il ruolo di prevenzione dello spreco alimentare.

E proprio la funzione di prevenzione dello spreco di cibo è l’elemento che accomuna la visione americana e quella nazionale. Questa funzione di supporto nella prevenzione di perdite e spreco di cibo – già messa in evidenza dallo studio IL PACKAGING ALLUNGA LA VITA, edito dall’Istituto Italiano Imballaggio – è ribadita in un recente articolo, comparso su Stampamedia.net. Nell’articolo si evidenzia il lento tramonto della visione usa-e-getta e il sorgere di una nuova consapevolezza, legata alla sostenibilità. Il packaging, nell’opinione del consumatore, passa da strumento inutile, talvolta addirittura considerato uno spreco, un rifiuto da smaltire, a strumento portatore di valori. Preservare la freschezza degli ingredienti, allungare la vita del prodotto e assicurarne la consegna in perfette condizioni di integrità, diventano i valori irrinunciabili.

Ci sono, tuttavia, altri elementi che ora accomunano e ora allontanano la visione del consumatore anglosassone, da quello italiano.