di Daniela Aldrigo
L’Istituto Italiano Imballaggio, alla luce della recente evoluzione legislativa che ha interessato il settore della cosmetica, ha pubblicato 2 Linee Guida dedicate al packaging cosmetico:
–Linea Guida per l’applicazione delle GMP nell’industria del packaging cosmetico
In particolare, il gruppo di lavoro che si è occupato delle tematiche legate alla sicurezza, ha messo a punto un metodo di lavoro utile al Valutatore della sicurezza – VDS e ha gettato le basi per una corretta informazione e formazione degli stakeholders che non può che favorire il dialogo e il corretto flusso di informazioni attraverso la filiera di un settore che è ancora a digiuno sul corretto approccio al packaging.
Con la convinzione che sia necessaria un‘integrazione ed un approfondimento, soprattutto per quanto riguarda le possibili interazioni fra imballaggio e cosmetico, gli esperti coinvolti hanno attivato un ulteriore documento, che ha come obiettivo l’applicazioneal settore cosmetico di quei principi legislativi, che regolano i materiali destinati al contatto con gli alimenti. Quindi a breve si definirà un piano analitico per le prove di migrazione applicato al packaging cosmetico.
In particolare il piano prevede la valutazione dell’entità del fenomeno di migrazione dal packaging verso il prodotto cosmetico ma non sarà tralasciato di tenere in considerazione anche il fenomeno contrario, molto più macroscopico, che riguarda le modalità con cui il prodotto cosmetico “aggredisce” il packaging.
Per valutare il fenomeno di migrazione si procederà sulle orme dei MOCA utilizzando:
simulanti previsti dalla normativa contatto alimenti
simulanti non previsti dalla normativa contatto alimenti, considerando che alcune matrici cosmetiche hanno caratteristiche peculiari e non assimilabili al food (ad es. pH molto basici o molto acidi). In questo secondo caso dovremo fare insieme una proposta condivisa.
In entrambi i casi il gruppo di lavoro partirà dalla frame formulation dei prodotti cosmetici, suddividendoli in classi omogenee che siano riconducibili ai simulanti descritti.
Bisognerà poi ipotizzare le condizioni di prova (tempo e temperatura di contatto tra packaging e cosmetico lungo la shelf life), tenendo conto della modalità di assunzione dei cosmetici che differisce molto dalle modalità di assorbimento degli alimenti.
La valenza innovativa del progetto allo studio, particolarmente significativa, in quanto ci si muove in un campo ancora inesplorato non regolato da leggi o norme tecniche. Le aziende e i laboratori che partecipano al gruppo di lavoro condivideranno le loro esperienze per cercare di “standardizzare” un approccio analitico pragmatico e quanto più rappresentativi della realtà.
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