INTERFERENTI ENDOCRINI: LO STATO DELL'ARTE

 

Gli interferenti endocrini sono sostanze, potenzialmente in grado di interferite e di alterare il sistema endocrino dell’uomo, configurandosi quindi come pericolose per la salute, ma anche per l’ambiente circostante. Tra i più noti anche al grande pubblico il benzene, ma anche la diossina, gli ftalati e il bisfenolo A. Possono ad esempio interferire con la sintesi di ormoni naturali del corpo, provocando danni cognitivi o di fertilità, ma anche forme cancerogene, tra gli effetti più studiati.

Dal 2006, con l’emanazione del Regolamento CE 1907/2006 meglio conosciuto come REACH sono state introdotte le prime disposizioni per identificare tali interferenti, molti dei quali sono già fuori legge. Con il progetto di ricerca PREVIENI, affidato all’Istituto Superiore di Sanità, si è inteso individuare le sostanze più pericolose e vietarne, conseguentemente l’uso. Inoltre il Ministero dell’Ambiente ha pubblicato anche un decalogo per i cittadini, per incoraggiare stili di vita, che possano ridurre l’esposizione alle sostanze pericolose, soprattutto nell’ottica di ridurre, quanto più possibile, l’effetto cocktail.

Definire una priority list di sostanze per cui valutare il ruolo di interferenti endocrini è l’obbiettivo a breve stabilito dall’Unione Europea.

 

 

L'APPROFONDIMENTO di Giusy Chiricosta

 

 

Le “Sostanze Attive a Livello Endocrino” (EAS) sono sostanze in grado di interagire o interferire con la normale azione ormonale. Se producono effetti avversi sulla salute, sono chiamate “Interferenti Endocrini” (IE/DE).

C’è consenso sulla definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che definisce un Interferente Endocrino (Perturbatore o Disruttore), come “una sostanza o una miscela esogena che altera le funzioni del sistema endocrino e di conseguenza provoca effetti negativi sulla salute di un organismo intatto, o della sua progenie “

Questa definizione si basa sul fatto che i sistemi endocrini sono sistemi in permanente equilibrio / squilibrio. Un gran numero di sostanze può modificare temporaneamente l’equilibrio di tali sistemi endocrini senza alterare in modo permanente o indesiderabile – come nel caso di acqua o caffè per esempio. Analogamente, prendiamo volontariamente “Interferenti Endocrini” come la pillola contraccettiva.

Pertanto, occorre distinguere tra le sostanze ad effetto temporaneo e reversibile sul sistema endocrino, e quelli che causano effetti indesiderati e irreversibili.

Altra definizione di interesse è quella relativa a Sicurezza Alimentare Sostenibile che è “l’insieme delle azioni volte a minimizzare le conseguenze avverse sulla salute anche delle generazioni future associate alla presente sicurezza e qualità nutrizionale dell’alimento”.

In generale, il termine “sostenibile” si riferisce allo sviluppo che “soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di rispondere ai propri”.

Un esempio importante di problema di sicurezza alimentare implica la sostenibilità è l’esposizione della generazione presente agli “Interferenti Endocrini” e il rischio di innesco, durante fasi vulnerabili come la vita intrauterina e l’allattamento, di effetti endocrini, metabolici e riproduttivi a lungo termine nella progenie.

La valutazione del rischio degli “Interferenti Endocrini” risulta dunque strettamente connessa con la sicurezza alimentare sostenibile che, a sua volta, potrebbe avere ricadute di lungo periodo per le attività in sicurezza alimentare.

Non vi è alcun dubbio che Sistema Endocrino è una delle principali preoccupazioni in termini di salute e di ambiente.

Gli Interferenti Endocrini costituiscono un ampio gruppo di sostanze tra le quali figurano contaminanti ambientali persistenti (es. diossine e PCB), composti utilizzati in prodotti industriali e sostanze base componenti di materie plastiche, carta, coating e additivi come alcuni ftalati (es. DEHP), e altre sostanze (es. Bisfenolo A, PFOS/PFOA, IPA, PFAS, Benzofenone, PCBs, Metalli Pesanti, ecc.)

Se parliamo ad esempio di Metalli Pesanti, molto diffusi e molto conosciuti, a causa della loro natura persistente e bioaccumulabile questi composti sono motivo di preoccupazione. Gli effetti sullo sviluppo neurologico irreversibile del Metilmercurio sono attualmente un argomento di grande interesse in quanto gli studi epidemiologici hanno collegato l’esposizione a ritardi dello sviluppo e deficit cognitivo, motorio, uditivo e funzione visiva.

Il Piombo è noto da tempo quale perturbatore di endpoint e il suo utilizzo in molti prodotti è stato limitato di conseguenza.

Gli effetti riproduttivi del Cadmio sono noti e da tempo sotto controllo. Alcuni studi epidemiologici di esposizione professionale hanno evidenziato un l debole legame tra l’esposizione al cadmio e il cancro al seno C’è anche qualche prova che possa contribuire ad anomalie mestruali e aumento del tempo per la gravidanza ma nessuna associazione è stata trovata con endometriosi. Anche se il bioaccumulo di Cadmio è stato ampiamente riportato nelle popolazioni di vertebrati e invertebrati, e gli effetti sui singoli processi corporei sono stati registrati in una varietà di specie sia sperimentalmente che in natura, i dati sugli effetti a livello di popolazione sono carenti.

Le conoscenze scientifiche in questo campo sono ancora in evoluzione; pertanto la comprensione di cosa sia una EAS o un ED continua a essere oggetto di dibattito scientifico. Quindi sono in corso discussioni a livello europeo, ma anche in diverse parti del mondo, per chiarire meglio la definizione dell’OMS e stabilire criteri che consentono di definire le sostanze che si sono dimostrati “Interferenti Endocrini “e come vengono regolamentate.

 

Giusy Chiricosta

Regulatory Affair Consultant

Workshop DOSSIER INTERFERENTI ENDOCRINI: DAL REACH AL FOOD CONTACT

Focalizzato sul packaging il workshop promosso dall’Istituto Italiano Imballaggio, si propone di affrontare il tema degli Interferenti Endocrini attraverso un quadro internazionale sugli studi, le ricerche, la regolamentazione e i divieti esistenti. Fare il punto sulla situazione, lo stato dell’arte e le conoscenze in Europa, Nord e Sud America, in Asia e in altre parti del mondo. Rispondere ad alcune domande: Il prodotto che utilizzo, acquisto e/o vendo contiene Interferenti Endocrini?

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