ALLEGGERIMENTO, PERFORMANCE, SERVIZIO E BIO TECNOLOGIE

Il packaging è un comparto sempre in movimento, ad alto impatto tecnologico, che punta molto sulla ricerca, sui nuovi materiali e sulle performance. Tra i key driver spicca anche la riduzione dell’impatto ambientale. Questi fattori sono comuni a tutti i materiali, dai più maturi, a quelli con maggiori potenzialità di crescita. Il settore flessibile è senz’altro uno dei comparti più dinamici. Le previsioni di Smithers Pira ne quotano il giro d’affari, atteso per il 2020, alla ragguardevole cifra di 217 miliardi di Euro. Lo studio rileva quali siano i 4 key trend che interessano il comparto del flexible packaging, nel mondo. In pole position l’alleggerimento degli spessori, che continua nel tempo, motivato secondo gli esperti di Smithers Pira, dagli alti costi dei polimeri, oltre che da esigenze di riduzione dell’impatto ambientale, il cui punto di forza è proprio il volume ridotto del packaging, che incide positivamente anche sul tarsporto. Nelle richieste del mercato, in seconda posizione, si attesta la richiesta di film ad alte prestazioni. Sono i film più sottili, quelli che assicurano un allungamento della shelf life. Le esigenze della vita dei nostri tempi portano al terzo trend, richiesto dai consumatori, molto impegnati e poco inclini a cucinare, che manifestano l’esigenza sempre più pressante di convience food e ready meals, piatti pronti e precotti e pre-porzionati, che trovano nel packaging flessbile un alleato che assicura le prestazioni richieste. Last but not least, nella classifica stilata da Pira si trova il tema ambientale, che acquista di anno in anno, sempre maggiore popolarità, specialmente, nei consumatori. La ricerca si è indirizzata  verso le tecnologie dei bio derivati e nella direzione del biodegradabile.