Il settore dei fusti in acciaio – contenitori di capacità da 50 litri a 300 litri, con netta prevalenza di quelli da 200 litri – ha espresso nel 2016 una produzione di 110.000 tonnellate +5% rispetto al 2015; le esportazioni risultano essere alquanto stabili. Nel 2016 l’utilizzo apparente di fusti in acciaio (utilizzo che non tiene conto del movimento scorte) risulta ammontare a 97.000 tonnellate e rappresenta l’88% della produzione.
I fusti possono essere di tipo cilindrico oppure tronco-conico: i primi trovano essenzialmente impiego nel settore dei prodotti petrolchimici e nelle pitture, i secondi nel comparto alimentare e in particolare nel settore dei derivati del pomodoro prima della lavorazione industriale e nel settore dell’olio alimentare di uso industriale. Il mercato interno dei fusti si rivolge per il 70% circa al settore petrolchimico e per il 30% al settore agroalimentare.
Secondo le stime dell’Istituto italiano Imballaggio la produzione di fusti nel 2016 dovrebbe aver raggiunto i 144 mln di € registrando un +7%, a valore, rispetto allo scorso anno.
La materia prima utilizzata per la produzione di fusti è la lamiera sottile laminata a freddo per fusti la cui quotazione, secondo le rilevazioni della Camera di Commercio di Milano, nel 2016 ha registrato tassi di crescita importanti. La quotazione media dell’anno è stata di € 604,83 per tonnellata, +15,3% rispetto al 2015. Durante il corso dell’anno si è passati da una media di prezzo di gennaio 2016 pari a 480,00€ per tonnellata ad una media di 720,00€ per tonnellata nel mese di dicembre.
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