Il settore degli imballaggi in Italia conferma anche nel 2017 il trend positivo cominciato a partire dal 2014.

Secondo i principali indicatori macroeconomici la ripresa dell’economia italiana si rafforza, tanto da rivedere al rialzo tutte le previsioni. Sia il Centro Studi di Confindustria che Prometeia rivedono in positivo le loro previsioni di crescita per il 2017. Il PIL è previsto che chiuda con un +1,5% (a settembre la previsione era di un +1,3%), l’attività manifatturiera, secondo gli ultimi dati registra +2,8% di crescite del fatturato a prezzi costanti (analisi Prometeia), infine i consumi crescono del +1,5%.

 Il settore packaging, strettamente legato all’andamento dell’attività manifatturiera, risente positivamente di questo fenomeno portando nel 2017 il fatturato, in base alle primissime elaborazioni, a superare i 32,4 miliardi di €, registrando una crescita pari al +2,3%.

Anche il commercio estero viaggia a ritmi positivi che, dati riferiti ai primi nove mesi dell’anno, porteranno le esportazioni a crescere, sempre in termini di fatturato, del 4% e le importazioni del 6%. Nonostante la maggior crescita delle importazioni il saldo della bilancia commerciale continua a rimanere positivo superando i 2,1 miliardi di €, continuiamo ad esportare di più di quello che importiamo.

Crescono anche le medie delle quotazioni dei prezzi delle materie prime utilizzate per produrre imballaggi. Nel 2017 si registrano prezzi medi in crescita per tutti i materiali. La Banda stagnata cresce in media del 13% circa, i laminati crescono di quasi il 20% mentre il materiale proveniente da riciclo cresce in media del 35% rispetto al 2016. Il tasso medio di crescita dei prezzi dell’alluminio si aggira introno al 5,5% per la materia prima vergine e del 7% per quella proveniente da riciclo. In crescita anche i prezzi delle materie prime utilizzate per produrre imballaggi cellulosici, per il cartone ondulato si registra una crescita media del 9,6%, +8% per i prezzi della cellulosa utilizzata per produrre i sacchi. Andamenti differenziati per i prezzi dei polimeri plastici, il prezzo del NYLON cresce del 30%, il prezzo del PET cresce del 25% circa, il polistirolo del 13%, anche il prezzo del PVC cresce nel 2017,+8%. Risulta in calo il polietilene, -9% in media.

Dopo anni di stabilità cresce anche il prezzo del rottame di vetro bianco, +3%, anche il prezzo del legname risulta in aumento nel 2017 registrando una crescita media del 3%.

In alcuni casi questi aumenti nelle quotazioni delle materie prime possono aver determinato incrementi nei prezzi dei prodotti finiti. Nel corso del 2017, a fronte dell’incremento delle quotazioni relative alle materie prima utilizzate per produrre imballaggi in legno, si sono registrati aumenti di prezzi nei pallet. Lo stesso è accaduto per altre tipologie di imballaggi, ad eccezione di quelli in alluminio, dove l’incremento delle quotazioni relative sia alla materia prima vergine che a quella proveniente da rottame, è stato assorbito senza influire sul prezzo finale dell’imballaggio.

In termini quantitativi, analizzando le tonnellate di imballaggi che sono state prodotte nel 2017, si registra una crescita intorno al 3% portando la produzione di imballaggi vuoti in Italia a superare le 16.000 t/000. Se da una parte le esportazioni hanno trovato nuovo vigore, dall’altra anche la domanda interna spinge positivamente la produzione italiana. Il sempre crescente sviluppo dei piccoli formati di packaging, soprattutto nel settore alimentare, dettato dalle necessità dovute agli attuali fenomeni sociali, porta il settore imballaggi a registrare buoni andamenti. Ma non è solo il settore alimentare a portare segnali positivi, sono tanti i settori che in questo 2017 hanno registrato buoni trend di crescita, portando con se un ottima influenza circa l’utilizzo di imballaggi necessari per confezionare e movimentare i prodotti. Altro fattore che influenza positivamente il settore imballaggi è l’inarrestabile crescita delle vendite online le quali comportano inevitabilmente un maggior utilizzo di packaging da trasporto e di protezione. Secondo le analisi di Netcom nel 2017 si sono registrati circa 150.000 ordini online che hanno generato inevitabilmente un flusso di packaging.