Il settore del beverage, dalle bibite alla acque minerali, è tra i più toccati dal movimento “plastic free”, che ha messo sotto attacco la plastica come nemico numero uno dell’ambiente, Come si sta muovendo questo complesso e fiorente settore, nel mondo, per fronteggiare questo problema, che rischia di erodere fette di mercato?

Il noto brand di birra Corona ha imboccato la strada del “plastic free” sostituendo il classico multipack da 6 lattine, con un’analoga tipologia, ma costituita di materiale biodegradabile e compostabile. Il progetto pilota parte dal Messico, a cui seguirà un secondo banco di prova in Gran Bretagna, come informa il sito Beveragedaily.com. La strategia della messicana Corona, per contribuire a ripulire gli Oceani dai detriti plastici, è operare una scelta drastica, abbandonando del tutto l’uso delle materie platiche di origine fossile.

Se Corona è il primo brand al mondo ad imboccare la strada del plastic free, ci sono comunque anche altri importanti marchi di birra che hanno indirizzato la propria ricerca su materiali alternativi. Tra questi spicca la glue technology di Carlsberg. L’azienda ha presentato, recentemente, il suo “Snap-Pack”: che sostituisce il film termoreatribile per il multipack dasei lattine, incollando, letteralmente, insieme i contenitori. Sebbene l’idea sembri piuttosto elementare, la ricerca ha dovuto affrontare una sfida non da poco. Infatti la colla deve risultare, sufficientemente forte, per gestire senza rotture le fasi di trasporto, quali catena distributiva e acquisto del consumatore, ma anche rendere semplice la separazione per i consumatori. Tra i punti nodali da considerare la superficie liscia e verniciata della lattina, che rappresentano un ostacolo alla saldatura, ma che non si deve rovinare.  Inoltre altri ostacoli da superare si sono dimostrati anche la dimensione e il peso della lattina. Per agevolare il trasporto e tenere unito il multipack, è stata collocata sulle due lattine centrali, una maniglia adesiva, che assicura stabilità. Una volta eliminata la maniglia, semplicemente tirando verso l’esterno un capo della stessa, il multipack si divide in due da 3 lattine. Ruotando la singola lattina, è possibile staccarla facilmente dalle altre.

Passando dalla birra alle acque minerali, in Gran Bretagna l’azienda Radnor Hills, proprietaria dell’omonimo marchio, ha lanciato sul mercato la propria acqua imbottigliata, in un multipack realizzato con film X-EnviroShrink che contiene fino al 51% di materiale riciclato e un minimo del 31% di plastica riciclata post consumo.

Infine da una partenership tra il gruppo SIG e Nestlè, la multinazionale svizzera ha lanciato sul mercato dei cartoni per bibite, in differenti formati, dotati di cannuccia in carta. Il test di mercato è stato fatto nella Repubblica Dominicana e sarà diffuso sul resto del mercato nel corso del 2019.