L’industria del packaging italiana mantiene un buon ritmo di crescita anche nel 2018. I tassi relativi a fatturato e produzione perdono qualche punto percentuale rispetto a quelli del 2017, ma il settore risponde bene alla battuta d’arresto dell’economia italiana.

Secondo i principali indicatori macroeconomici la ripresa dell’economia italiana, nel 2018, registra una battuta di arresto rispetto ai ritmi registrati nel 2016 e nel 2017. In base alle analisi definitive dell’ISTAT nel 2018 il PIL italiano chiude con uno 0,9% di crescita, rivedendo al ribasso le previsioni che, a fine anno, avevano fatto ipotizzare un +1%. Per il 2019 la previsione è di una sostanziale stabilità, il Fondo Monetario Internazionale riduce la crescita del nostro PIL al +0,1%.

L’attività manifatturiera, chiude il 2018 con un definitivo +1,4% di crescita del fatturato a prezzi costanti (analisi Prometeia), nel 2019 si ipotizzo la crescita a 0% grazie ad una ripresa dell’andamento che caratterizzerà la seconda metà dell’anno, ripresa che bloccherà le perdite dei primi mesi.

Il settore packaging, seppur strettamente legato all’andamento dell’attività manifatturiera, registra andamenti migliori, infatti nel 2018 il fatturato supera i 33 miliardi di €, registrando una crescita pari al +1,9% circa. Per quanto riguarda i trend relativi ai fatturati sono gli imballaggi in alluminio a guidare la crescita dell’intero comparto con un +4% rispetto al 2017 seguiti dagli imballaggi in vetro con un +3,5%. Le altre tipologie di imballaggi registrano trend intorno al 2%, ad eccezione degli accoppiati rigidi a prevalenza carta che rimangono stabili e degli imballaggi in acciaio che risultano in calo.

Anche il commercio estero viaggia a ritmi positivi, anche se ridimensionati rispetto allo scorso anno, con un’ipotesi di crescita che dovrebbe assestarsi intorno al +3,2% per quanto riguarda le esportazioni, e del 5,2% per le importazioni. Il saldo della bilancia commerciale continua a rimanere positivo superando i 2 miliardi di euro, continuiamo ad esportare di più di quello che importiamo.

Per saperne di più Imballaggio in Cifre 2019, dati 2018.